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IN/VISIBILI - Progetto di tesi

Il tema scelto, per il progetto all’interno della tesi,  è il libro “Le città Invisibili” di Italo Calvino. Il romanzo è costruito sulla narrazione che Marco Polo fa all’imperatore dei Tartari Kublai di città immaginarie e visionarie. Le 55 città descritte da Calvino non sono collegate da una trama comune e questo consente una lettura libera nel tempo. L’argomento è stato scelto perché il fluire della narrazione permette l’aprirsi di scenari visionari e immaginari adatti a target molto differenti. Le città disegnano geometrie visive di rara suggestione, stimolando la riflessione sulla città contemporanea, con le sue continue trasformazioni.
L’analisi ha portato poi a considerare anche allestimenti su tematiche differenti che, per le particolari strategie utilizzate, sono risultati interessanti ed efficaci per veicolare i contenuti. Le principali prese in considerazione sono:
- Il Museo laboratorio della mente (2000) dello Studio Azzurro ha utilizzato tecniche immersive per l’interazione con lo spazio.
- La Biennale di Venezia
- Il museo Hamburger Banhof Museum di Berlino
Il Concept della mostra nasce dai temi principali trattati nel libro:
La mostra progettata mostrerà visivamente il mondo immaginario delle Città Invisibili di
 - Città: piazza (luogo di scambio)
 - Tempo: luogo distaccato dalla realtà - opere virtuali
 - Viaggio: itinerante
 - Ordine/caos: interno/esterno
 - Reale/Irreale: materiali e mostra
Calvino permettendo, al contempo, una riflessione sulla città contemporanea. Partendo dalle tematiche del testo, la mostra è allestita contemporaneamente in tre città italiane riconducibili ad alcune esperienze di vita dell’autore. Genova, Venezia e Siena diventano così lo scenario per l’esposizione temporanea sulle città invisibili.
Luoghi dall’alto + ubicazione struttura
La struttura che ospiterà l’allestimento non sarà una preesistenza bensì un edificio temporaneo, facilmente smontabile che verrà installato in una piazza nel centro della città. La piazza essendo luogo di incontro e di scambio diventa lo spazio adatto per la riflessione sul tema della città,
Mostra/spazi generali
Un grande cubo interamente rivestito di pareti specchiate è la forma esterna scelta per l’allestimento e deriva dalla contrapposizione, presente nel romanzo, 
di ordine e caos: il cubo è simbolo di ordine perché è il solido che deriva dalla precisione del quadrato e questo crea un contrasto con il caos dell’interno. L’uso dello specchio esterno è motivato dalla volontà di tradurre in immagine il carattere “invisibile” delle città del libro: la città attorno, specchiandosi sulla struttura, fa sparire il cubo; il tema del riflesso permette anche di mostrare visivamente il contrasto tra mondo reale e irreale.
Le opere presentate all’interno saranno realizzate, sul tema delle Città Invisibili, da diversi artisti, grafici, videomaker, fotografi e illustratori internazionali.  A ciascuno di loro verrà assegnata una città e le opere saranno suddivise nelle tre location dove rimarranno esposte solo per una settimana e questo sia per esemplificare la struttura combinatoria del romanzo sia per motivare il pubblico a frequentare la mostra stimolandone la curiosità. La posizione centrale e l’accesso gratuito, infatti, facilitano la visita a più riprese; lo spazio è pensato quindi, come luogo di passaggio per un’estensione di un momento ricreativo o di sosta oppure, grazie all’area dedicata a conferenze e workshop, di cultura.

VISORI
Le opere non saranno solamente esposte a parete ma il loro mondo immaginario, descritto nel romanzo, trova nella nuova forma multimediale dei visori di realtà virtuale (Virtual Reality VR), l’espressione idonea per restituire visivamente ciò che è prodotto dalla fantasia degli artisti. In questo modo le città, essendo visioni fantastiche, possono essere mostrate per il carattere virtuale che le contraddistingue.

CUFFIE
Musicisti e compositori, inoltre, realizzeranno una traccia interpretativa per ogni città e sarà possibile ascoltarle da headphones 3D audio ovvero cuffie in grado di ricreare, con il suono, una sensazione di spazialità. Questo innovativo apparecchio utilizza la tecnologia head-tracking che viene impiegata per riprodurre i suoni in sinergia con i movimenti della testa; questo consente di creare l’illusione di una variazione del punto di origine del suono in base ai propri movimenti.

TARGET
Il carattere multimediale e immersivo della mostra indirizza verso un target giovanile che è quello più disponibile e curioso all’utilizzo di queste nuove tecnologie anche per l’affinità verso il mondo dei videogiochi.

LOGO
La forma cubica della struttura è sintetizzata nel logo della mostra: il suo outline viene sdoppiato fino a riprodurre la forma delle lenti dei VR. La scelta del naming - IN/VISIBILI Scenari virtuali di città - deriva dalla volontà progettuale di realizzare una mostra visibile di cose invisibili.
I colori principali dell’immagine coordinata sono il verde acqua (somma di verde e blu) e il rosso perché sono i colori delle lunghezze d’onda della luce (sintesi additiva) e le cromie utilizzate per la creazione di un anaglifo, ovvero la prima modalità di visualizzazione 3D.

MANIFESTO
Per il manifesto sono stati uniti due elementi principali: 
1. Foto = immaginare a occhi aperti, sogno mondo interiore da esplorare. 
2. Anaglifo = dall’immagine coordinata. Questo poi è stato estremizzato realizzando un duotone con i due colori principali dell’anaglifo. 
Il manifesto e il banner esterno della mostra è progettato con la tecnologia della realtà aumentata attraverso la quale, solo inquadrando con la fotocamera l’immagine del manifesto si potrà avere accesso ad informazioni in tempo reale per visitare la mostra.
IN/VISIBILI - Progetto di tesi
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